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Estate 2001

Personaggi della storia orsognese
Camillo De Nardis

Camillo De Nardis e' nato ad Orsogna nel 1857, ed e' morto a Napoli nel 1951.
Datesi le correnti positivistiche e realistiche del periodo che appunto il Verismo dettava, dal punto di vista letterario, egli e' legato al naturalismo francese del Maupassant, dello Zola, dei Goncourt; ma e' altrettanto influenzato dal realismo inglese, da quello russo (da Tolstoi a Dostoevskij), dallo stesso Balzac, precursore del naturalismo francese.
Della fanciullezza del De Nardis poco si conosce, certo e' che sin da piccolo fu avviato allo studio della musica ed in particolare del flauto. Ha interamente dedicato la sua vita alla musica ed anche all'insegnamento. Inizio' i suoi studi a Napoli nel Conservatorio di S. Pietro a Maiella alla scuola del famoso Nicola D'Arienzo nel 1869, e proprio mentre era ancora allievo compose diversi lavori che preannunziavano la qualita' e il temperamento artistico del musicista completo. Ne usci' brillantemente nel 1879. Nel 1882 venne nominato professore di Armonia, Contrappunto e Composizione nello stesso Conservatorio e vi insegno' per ben quarant'anni.
La vita artistica del De Nardis puo' essere divisa in tre momenti differenti, ma che si compendiano perfettamente: quello di direttore d'orchestra, quello di compositore e, soprattutto, quello di didatta; attivita' in cui ha profuso tutto il suo impegno, ha manifestato la sua capacita' creativa, in special modo la sua profonda umanita' e sensibilita' artistica. Le sue composizioni furono numerose.
Mori' a Napoli il 5 agosto 1951.
Nell'ambito teatrale vanno ricordate:

- l'opera semiseria in tre atti: "Arabella", mai rappresentata per il fallimento dell'impresa Sadowki;
- l'opera comica : "Un bagno freddo", rappresentata nel 1879;
- un'opera seria: "Stella" rappresentata in anteprima al Teatro Marruccino di Chieti il 3 maggio 1898.
- l'opera comica in tre atti: "Un bacio alla regina", rappresentata la prima volta al Teatro Sannazzaro di Napoli nel 1890
- un'opera in quattro atti non rappresentata: "Camoens"
l'oratorio "I Turchi ad Orsogna" del 1884, rappresentato proprio ad Ortona, alla presenza di Gabriele D'Annunzio e Francesco Paolo Tosti, ai quali il De Nardis era legato da sincera e profonda amicizia. Inoltre compose varia musica per orchestre, da camera, vocale, pianistica, sacra (ricordiamo il "Te Deum", L'"Ave Maria" a due voci, la Messa per tenori e bassi, e altro). Scrisse numerose pagine per pianoforte e canto e per solo pianoforte che richiamavano la terra d'Abruzzo:"Serenata Abruzzese", "Canzonette Abruzzesi", "Chant d'amour" e tante altre. Infatti il De Nardis prese spesso spunto proprio dal Folklore della sua terra e per comporre brani di squisita fattezza; ricordiamo, infatti, le "Scene abruzzesi" per orchestra, ovvero due suites di quattro brani ciascuna, considerate, forse, la sua opera piu' geniale e rappresentativa.
Camillo De Nardis e' stato l'autore delle belle musiche che nelle sagre paesane avevano parlato al cuore di tanti abruzzesi e soprattutto orsognesi. E' il canto della nostra terra che Camillo De Nardis ha saputo riportare sul pentagramma senza alterarne i toni e l'intima struttura, senza togliere quel profumo di agreste che noi sentiamo ascoltando la sua musica. La commozione delle nostre popolazioni, che hanno sempre avuto tanta sensibilita' musicale e tanta passione per la buona musica, si rinnovava ogni volta che le musiche di De Nardis venivano diffuse nelle piazze dei nostri paesi della montagna e del mare.

 
 

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