Personaggi della storia orsognese
Adelaide Saraceni
Nacque a Rosario di Santa Fe', in Argentina, il 25 settembre 1895. Studio' violino al Conservatorio "Bellas Artes" di Rosario. Giunse in Italia giovanissima per studiare canto. Fu allieva del maestro Edvige Ghibaudi al Conservatorio di Pesaro per ben 7 anni. Inizio' la sua carriera debuttando nel 1919 ad Argenta (Ferrara) nel "Barbiere di Siviglia".
Ebbe subito successo, rivelandosi soprano lirico-leggero, padrona di un vasto repertorio, dal Rigoletto alla Traviata, quest'ultima fu il suo capolavoro: brillo' in modo particolare cantandola non solo in teatri di provincia ma in tutti i principali teatri d'Italia, nonche' al Colon di Buenos-Aires, in Brasile, in Olanda, in Francia, in Germania, in Grecia, a Malta; dal "Barbiere di Siviglia" alla "Lucia" di Lamermoon, alla "Manon" di Massenet, al "Faust" di Gounod.
La vastita' del suo repertorio, il suo stile di cantante-interprete, la sua disciplina di artista furono delle qualita' che la fecero ricercatissima dai grandi teatri e voluta dai grandi maestri, fra i quali: Serafin, Mascagni, Gui, Guarnieri, Bavagnoli, Del Campo. Fu anche ricercata dalla Radio, per la quale canto' in opere del suo repertorio e dove fu interprete, alla prima assoluto, della "Maria di Magdala" e dell'"Uomo che ride" del Maestro Arrigo Pedrollo.
Emerse, poi, nel repertorio lirico e lirico spinto con "Manon Lescaut", "Bohême" e "Butterfly" di Puccini.
Fu voluta da Mascagni, e sotto la sua direzione, in "Amico Friz" E "Lanetto" al Teatro Reale dell'Opera di Roma. Altre opere: "Crispino e la comare", "Don Pasquale", "Elisir d'amore", "Le nozze di Figaro", "I pagliacci", "La cena delle beffe", "Guarany di Gomez".
Adelaide Saraceni fu prima interprete de la "Campana sommersa" di Respighi (La Scala), "La vedova scaltra" di Wolf Ferrari, "Il Diavolo nel Campanile" di Lualdi (Reale di Roma) e "Maristella" di Petri (S.Carlo di Napoli).
Fu "Liu'" in "Turandot" di Puccini alle prime in assoluta di Genova (Carlo Felice), Napoli (S.Carlo), Bologna (Comunale), Ravenna (Comunale).
Alla Scala venne scritturata in opere diverse per otto stagioni consecutive; per cinque a Carlo Felice di Genova, per cinque al Reale di Roma, ove canto' anche nel "Don Giovanni" di Mozart; nelle stagioni ufficiali al Comune di Bologna, al Massimo di Palermo, al Regio di Torino.
Nel 1931 venne ad Orsogna e, nella piazza fu ricevuta dalla popolazione entusiasta, che nel frattempo era stata avvertita, ma in particolare dal Podesta' Tommaso Simeoni e da Gioacchino Cipollone, che la volle come sua ospite gradita. La sera tenne un applaudito concerto accompagnata al piano dall'Avvocato Francesco Fonzi. La vasta piazza, le strade, ogni angolo rigurgitava di persone venute anche da altri paesi; era tanto l'entusiasmo che alcuni giovani si arrampicarono alla ringhiera dell'antistante terrazza, la quale crollo'. Tra grida e rumori lei continuo' a cantare per non interrompere la bella serata, rimasta ancor oggi impressa nei ricordi nostalgici di molti orsognesi.
Un infermita', purtroppo, la costrinse ad abbandonare le scene nel pieno splendore della sua carriera che sembrava destinata ad un'ascesa ancora piu' luminosa. Ritiratasi dal teatro non ha rinunciato alla sua passione per l'Arte e si e' messa ad insegnare canto, a Milano, e la sua scuola e' stata tra le piu' apprezzate nel mondo lirico. Infatti ha dato al teatro numerosi allievi ed allieve con eccellenti risultati.
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