Orsogna e la sua storia
Orsogna nel medioevo
Senza far risalire la sua origine ai tempi longobardi, il nome di Orsogna appare per la prima volta su un diploma del 1151, con il quale Ruggero il Normanno faceva dono al Monastero o Badia di San Salvatore alla Maiella, fra le altre chiese, anche quella di San Martino apud Ursonia.
Dopo tale epoca, Orsogna, che appare nell'elenco dei baroni ai quali Federico II affido', nel 1238, certamente per il suo fortilizio, i prigionieri fatti nella guerra contro le citta' lombarde, ha seguito quasi sempre le sorti della Contea di Manoppello.
Gia' della Famiglia Colonna dal 1294, poi fu spesso oggetto di baratto o di conquista o di investitura, da sola o insieme ad altri feudi, da Signore a Signore che se la palleggiarono per quasi due secoli; ma nel XV secolo fini' per assodarsi sotto la Signoria della Casa Orsini, per tornare definitivamente il 26 agosto 1512 alla Famiglia Colonna.
Proprio verso quest'epoca risale la piu' antica notizia documentabile della CHIESA o CAPPELLA DI MARIA SS. DEL RIFUGIO, presente in un codice pergamenaceo contenente gli statuti della Bagliva di Orsogna, scritti in volgare, un tempo in possesso del Comune, ma, dopo il terremoto del 1881, smarrito o trafugato e pervenuto misteriosamente alla Biblioteca del Senato. La loro redazione si fa risalire agli inizi del periodo angioino, tra il XIII e il XIV secolo, per meglio capire, al periodo di Dante, letti per la prima volta faticosamente (in quanto il codice e' in molti punti illeggibile) da un archeologo e paleografo biellese: il Dott. Pietro Sella. Il frutto della faticosa lettura, venne poi pubblicato sulla Rivista di Storia del Diritto Italiano - 1930.
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Il fenomeno migratorio a Orsogna
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La guerra: lo sfollamento
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