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Estate 2001

Il Parco territoriale dell'Annunziata
La vegetazione nel parco

Caratteristici e forse unici nella nostra regione e, soprattutto nella provincia di Chieti, sono i numerosi piccoli valloni che dalla zona collinare scendono perpendicolari fino alla costa. E' il caso della piccola valle dove e' localizzato il Parco Territoriale Attrezzato dell'Annunziata e dove scorre un affluente del torrente Venna che confluisce poi nel Fiume Foro poco prima che quest'ultimo sfoci al mare.

I suoli sono costituiti essenzialmente da argille e arenarie, raramente si trovano zone calcaree.
Considerando poi l'ambito bioclimatico in cui la valle si trova, la vegetazione climax e' rappresentata da querceti a Roverella (Quercus pubescens), tuttavia le condizioni geografiche e geomorfologiche della valle determinano una marcata varieta' di situazioni microclimatiche. I boschi veri e propri sono particolarmente assenti all'interno del perimetro del Parco, ad eccezione dei limitati tratti di querceto.
La specie arborea piu' diffusa e' senz'altro la Roverella, che e' la componente principale dei querceti xerofili che vegetano soprattutto nei versanti meridionali asciutti. Ad essa si accompagnano:
l'Orniello (Fraxinus ornus),
il Nocciolo (Corylus avellana),
il Sorbo (Sorbus domestica),
l'Acero campestre (Acer campestre),
l'Acero minore (Acer monspessulanus),
l'Acero napoletano (Acer napolitanum),
l'Olmo campeste (Ulmus minor).

Spesso e' presente anche il Carpino orientale (Carpinus orientalis), una specie dall'aspetto quasi arbustivo.
Ai margini del bosco sono diffusi:
il Sanguinello (Cornus sanguinea),
la Berretta da prete o Fusaggine (Euonymus europesus),
il Ligustro (Ligustrum vulgare).
Il sottobosco si presenta estremamente ricco di specie: lo strato erbaceo e' spesso rappresentato da:
Falasco o Brachipodio (Brachypodium pinnatum),
e' meno diffuso l'Elleboro fetido (Helleborus foetidus),
il Favagello (Ranunculus ficaria),
il Ciclamino primaverile (Cyclamen repandum),
le Primule (Primula vulgaris),
alcuni Garofani (Dianthus sp.),
le Campanule,
l'Anemone dell'Appennino (Anemone apennina).

Piu' raramente troviamo alcune orchidee selvatiche come:
l'Elleborina pallida (Cephalanthera damasonium)
e il Fior di legna o Fiammone (Limodorum abortivum).

Nei settori piu' caldi e aridi e su substrati forestali e' presente anche il Leccio (Quercus ilex) a cui si assiciano diverse specie tipiche delle zone mediterranee tra cui:
Fillirea (Phillirea latifolia),
la Robbia selvatica (Rubia peregrina),
il Pungitopo (Ruscus aculeatus),
la Ginestrella (Osyris alba),
l'Asparago pungente (Asparagus acutifolius),
il Caprifoglio estruso (Lonicera atrusca),
il Lauro-tino (Viburnumtinus)
e la Salsarapiglia o Stracciabraghe.

Ai margini dei settori piu' degradati della macchia mediterranea, si insediano:

l'Ampelodesma (Ampelodesmos mauritanicus)
e i Cisti (Cistus salvifolius e Cistus incanus);

mentre nelle zone meno aride troviamo:
la Canna di Plinio (Arundo pliniana).

Inoltre caratteristica e' la vegetazione dei coltivi abbandonati:
il Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus)
e il Ginepro comune (Juniperus communis),
il Biancospino (Crataegus monogyna),
la Ginestra odorosa (Spartium junceum)
e il Prugnolo spinoso (Prunus spinosa).

Si incontrano anche alcune specie esotiche introdotte dall'uomo e ormai diffusesi spontaneamente come:
la Robinia (Robinia pseudacacia) di origine nordamericana,
e l'Ailanto (Ailanthus altissima) di origine asiatica;
insieme a piante arbustive come:
la Vitalba (Clematis vitalba),
l'Edera (Hedera helix)
e soprattutto gli invadenti Rovi (Rubus ap.pl.) che stanno a dimostrare la degradazione del bosco a causa del taglio e dello sfruttamento da parte dell'uomo.

Infine, grazie al torrente e quindi ad ambienti freschi ed umidi, troviamo la presenza di specie tipiche dei boschi o querceti di tipo mesofilo nei quali domina:
il Carpino nero (Ostrya carpinifolia),
l'Orniello (Fraxinus ornus),
il Nocciolo (Corylus avellana),
l'Alloro (Laurus nobilis),
il Cerro (Quercus cerris)
e piu' raramente la Farnia (Qurcus robur), una specie di quercia di estremo interesse legata ad ambienti umidi delle pianure fluviali.

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Presentazione

Legge Regionale 04.06.1991 n° 23

Parchi territoriali attrezzati

La vegetazione nel parco

La ballerina gialla
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