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Il convento francescano: la storia
Nel 1450 un tale Ottaviano de Letto di Guardiagrele dono' al Convento gli orti e tutto il territorio boscoso che circondava il luogo sacro, e, affinche' non se ne perdesse la memoria, tale donazione fu notificata dal notaio D'Agostino Leone Antonio Colella delle Carceri.
Forse l'antica casa di campagna della famiglia del donante che aveva il nome di Castello (dato il suo aspetto di torre) corrisponde alla parte a destra della porta principale, e la Chiesa corrisponderebbe al primitivo Oratorio situato di fronte a questa porta; l'ossario, o cimitero dei frati, corrisponderebbe ad un'antichissima sepoltura situata nel pianerottolo fra la porta di detto Castello e l'Oratorio.
Il fabbricato, comunque, e' stato costruito a piu' riprese in tempi diversi: i due chiostri, i corridoi, i dormitori e le cellette superiori ed inferiori sono piccoli, ordinati e simmetrici, privi di qualsiasi ornamento ad eccezione di un affresco intorno ai corridoi del primo chiostro rappresentante le parabole evangeliche e dipinto nel 1690 dal guardiano P. Gaetano da Aquila. L'ordine e la sempicita', infatti, rispecchiano l'industriosa poverta' tipica dei frati minori. Anche la Chiesa e' piccola e semplice con un coro in noce, lineare ma comodo. Non c'e' grandiosita' ma tutto e' soave e accogliente.
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