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Estate 2001

 

Cultura e tradizioni
La Sagra dei Talami
Quadri biblici viventi

In Orsogna il secondo giorno di Pasqua: il Martedi' dell'Angelo, si celebra la festa della Madonna del Rifugio o piu' comunemente detta la festa dei "TALAMI ", una sorta di barelle portate a spalla, su una delle quali, un tempo, una giovanetta vestita da Madonna era circondata da fanciulli e fanciulle che raffiguravano degli angeli. Trattasi di un grande quadro vivente realizzato su una piattaforma in legno con una parete frontale che funge da scenario. In alto, al centro della parete frontale, era posta una raggiera di legno; al di sotto della raggiera, una mensolina su cui poggiava, in piedi, assicurata mediante legatura alla cintola, una bimba dai dieci agli undici anni raffigurante la Madonna, e sotto due bimbetti raffiguranti due angioletti. Il TALAMO ORIGINARIO era cosi' come descritto. Nel 1959 vennero apportati due notevoli cambiamenti rimasti fino ad oggi: i bambini raffiguranti gli angioletti non appaiono piu' e gli uomini che reggevano il talamo hanno ceduto il posto a mezzi agricoli, sui quali vengono costruiti i palchi per le scene da raffigurare.
Allestito di anno in anno il Martedi' in Albis, con crescente interesse, maggiore cura e solennita', il talamo venne ad assumere un carattere preciso e definitivo: da semplice culto rituale, si trasformo' in vero e proprio spettacolo teatrale. Vennero rappresentati oltre a quello prigemio altri soggetti, tratti dalla vita della Madonna, dalla agiografia, dalla Bibbia e dal Vangelo. Si allestirono piu' quadri, non nello stesso posto ma in punti diversi del paese. I quadri in numero di sei furono infine presi a turno uno alla volta dal luogo o quartiere di partenza alla destinazione Piazza Mazzini dove nelle vicinanze era situata la Chiesa della Madonna del Rifugio. Mentre sfilavano i carri con i talami, un "lettore" illustrava e commentava le varie scene raffigurate dai quadri.
La sede originaria del Talamo di Orsogna fu la Chiesa della Madonna del Rifugio, rasa al suolo dai bombardamenti nel 1944.
Era situata la' dove oggi si estende il Piazzale Belvedere, sulla rupe sud-occidentale del paese, prospicente la Valle del Moro. Secondo la leggenda popolare, il tempio fu edificato in questo luogo, perche' qui, in epoca immemorabile era apparsa la Vergine Maria tra i rami di un grosso fico. All'interno di questa Chiesa c'era al di sopra dell'altare maggiore un grande affresco che raffigurava la Madonna del Rifugio che indossava un vestito rosso e un manto azzurro che le scendeva fino ai piedi e con cui Ella copriva delle figure maschili appartenenti alla confraternita di nostra Signora del Rifugio alla sua sinistra, alla sua destra un gruppo di donne anch'esse consorelle della Congregazione, e in alto, sospesi nell'aria, due angioletti guardavano il volto della Madonna Nera.
Godeva di grande venerazione, presso il popolo che la riteneva miracolosa, non soltanto per le innumerevoli grazie che elargiva, ma per il prodigio che Ella compiva ogni anno all'alba del martedi' di Pasqua. Il miracolo consisteva nel cambiamento improvviso, e della durata di brevi istanti del colore del suo volto, da nero in bianco, oppure in un movimento leggero degli occhi. In attesa del miracolo si svolgeva in Chiesa una grande veglia notturna. Iniziava al vespero del lunedi' in Albis e si protraeva fino all'alba del giorno successivo.
Il Talamo sorse appunto durante una lunga notte di preghiera per il desiderio dei fedeli di vedere incarnata l'immagine pittorica di tanta venerazione. L'iniziativa fu presa dai componenti della Confraternita di nostra Signora del Rifugio, i quali, sull'esempio delle compagnie religiose e laiche delle altre regioni d'Italia, durante la veglia del martedi' di Pasqua alzarono per la prima volta il sipario del palcoscenico improvvisato sul presbiterio della Chiesa, facendo apparire davanti allo sguardo incantato dei presenti, il grande scenario composto non di statue ma di personaggi viventi i quali in posizioni immobili, raffiguravano l'affresco rappresentato sull'altare maggiore. La Sacra Rappresentazione Orsognese era nata. Il suo nome, rimasto immutato nel tempo, fu' "Talamo".
Tale tradizione, fortunatamente, si e' tramandata sino ai giorni nostri, e i Talami negli ultimi anni sono stati realizzati dagli artisti orsognesi: D'Ercole e Bartoletti, che ogni anno rinnovano le scene bibliche da rappresentare. La manifestazione viene svolta la mattina del Martedi' di Pasqua e nell'edizione notturna del ferragosto.

 

Quadri biblici viventi

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